Cocaina e relazioni personali: come la dipendenza distrugge i legami affettivi

Cocaina e relazioni personali

Cocaina e relazioni personali: come la dipendenza distrugge i legami affettivi

La dipendenza da cocaina, e comunque la tossicodipendenza in genere, coinvolge inevitabilmente le relazioni sociali e sentimentali, la famiglia, il rapporto di coppia e perfino la sessualità. Una sostanza come la cocaina, che provoca una forte dipendenza psicologica, induce chi ne fa abuso a trascurare qualsiasi altra attività ad esclusione della ricerca e assunzione della droga stessa: amicizie, affetti e rapporti intimi perdono di valore e vengono gradualmente sostituiti dalla continua assunzione della sostanza.

Un cocainomane, quando ormai ha sviluppato una profonda dipendenza per la sostanza, raramente ammette e riconosce il proprio stato, arrivando a negare tale condizione anche all’interno della famiglia. Ovviamente, chi vive con una persona che fa abuso di cocaina impara a riconoscere i segnali che confermano la situazione di dipendenza, ma spesso non è in grado di aiutarlo a causa della sua tendenza a mentire e a nascondere quello che è un problema ormai grave.

Inoltre, il continuo bisogno di assumere la droga provoca l’allontanamento dal lavoro, dagli amici e dai familiari e l’isolamento da ogni tipo di relazione, compresi gli affetti, i figli e i rapporti di coppia.

Incapacità di gestire le relazioni affettive

All’interno della famiglia, un cocainomane non è mai del tutto sincero e cerca di occultare la verità con ogni sorta di bugie per evitare di confrontarsi con gli altri e soprattutto con il proprio problema. Al contrario, è importante ricordare che la sincerità, soprattutto verso i familiari, è fondamentale: ammettere una situazione di dipendenza è il primo passo per disintossicarsi con successo.

Ricorrere alle bugie ha come unico effetto l’allontanamento del partner e dei familiari, a cui consegue inevitabilmente il senso di colpa e l’ansia, sia per non essere in grado di smettere, sia per avere compromesso, e spesso distrutto, l’equilibrio sentimentale e famigliare.

Questa situazione non è raro che provochi un continuo ripetersi di recidive, che rendono ancora più difficile il mantenimento di una relazione affettiva e di una struttura famigliare equilibrata, oltre a mettere in discussione ogni altra forma di relazione sociale e professionale.

Per chi fa abuso di cocaina, o più in generale di droga, riconoscere il proprio stato di fronte alla famiglia è determinante: non è possibile lavorare sulla propria condizione e riuscire a disintossicarsi tralasciando l’aspetto della famiglia e delle relazioni sentimentali e sociali.

Alterazione delle emozioni

La dipendenza dalla cocaina arriva a generare emozioni alterate e contrastanti, ma è chiaro che se non esiste una forte motivazione a smettere la droga provocherà prima o poi l’isolamento totale e la rottura di qualsiasi tipo di relazione e contatto, con il conseguente unico desiderio di procurarsi e consumare continuamente la sostanza. La motivazione e la volontà sono la base indispensabile per liberarsi di qualsiasi tipo di dipendenza, ma è ugualmente importante ricorrere ad un centro specializzato che possa offrire un valido supporto sia medico che psicoterapeutico, coinvolgendo i familiari.

Come la tossicodipendenza influisce sui rapporti familiari

Non solo la cocaina, ma qualsiasi sostanza, o situazione, d’abuso arrivano spesso a compromettere la salute fisica e mentale, provocando una serie di danni che si ripercuotono anche sulla sfera famigliare e affettiva.

Per capire meglio come si sviluppa questo meccanismo, arrivando ad essere deleterio per sé stessi e per gli altri, è bene capire la differenza tra consumo e dipendenza di una sostanza. Spesso ci si avvicina ad una sostanza psicotica per sperimentarne gli effetti piacevoli, può essere per semplice curiosità oppure per estraniarsi temporaneamente dai problemi della vita quotidiana e provare nuove esperienze. Quando il semplice consumo si trasforma in abuso, la necessità di assumere la sostanza diventa sempre più forte e profonda, danneggiando l’equilibrio psicologico e coinvolgendo totalmente la persona, sia sotto l’aspetto fisico che emotivo.

L’abuso porta dipendenza e assuefazione, con la continua necessità di assumere frequentemente quantità sempre più consistenti di droga.

Gestire un problema di tossicodipendenza in famiglia

Per i familiari, dal partner, ai genitori, ai figli, ai fratelli, gestire una tossicodipendenza è molto complicato, anche perché spesso è una situazione difficile da riconoscere.

Talvolta la presenza di un tossicodipendente o di un cocainomane in famiglia viene occultata, esorcizzata o rimossa, ignorando quella che è una situazione realmente seria e pericolosa ed evitando di impegnarsi per risolverla. In altri casi si verifica una sorta di accondiscendenza nei confronti del tossicodipendente, che viene, erroneamente e con grave pericolo, assecondato in tutte le sue pretese e richieste, soprattutto dalla madre o da entrambi i genitori.

Per uscire con successo da un caso di tossicodipendenza, la famiglia deve identificare e riconoscere il problema senza provare vergogna, senza ignorarlo né nasconderlo e tanto meno soddisfare i desideri di un cocainomane per evitarne il confronto diretto.

Certo non è semplice, anche perché molto spesso, soprattutto nelle fasi iniziali, riconoscere un cocainomane o comunque un tossicodipendente può essere difficile. In generale, i segni di riconoscimento possono essere i seguenti:

  • Modifica delle abitudini, sia in casa che riguardo agli impegni personali;
  • Difficoltà nelle attività di studio o di lavoro;
  • Sbalzi di umore, aggressività e tendenza ad isolarsi;
  • Perdita dell’appetito, insonnia o tendenza ad addormentarsi durante il giorno;
  • Alterazione dello sguardo e delle pupille;
  • Apatia e mancanza di motivazione;
  • Calo o assenza del desiderio sessuale e dell’affettività.

Una volta accertata una reale situazione di tossicodipendenza e di abuso di cocaina o di altra sostanza, è necessario confrontarsi all’interno della famiglia per poi rivolgersi ad una struttura specializzata nella gestione di questi casi.

La famiglia, se esiste una forte motivazione da parte di tutti, può essere un supporto attivo e determinante durante un percorso di disintossicazione, ma è bene che abbia a fianco un team di professionisti per evitare di cadere nel senso di colpa, nella paura o nella vergogna.

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