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Effetti dell’hashish: i sintomi ricorrenti di chi ne fa uso
Con la parola hashish ci riferiamo a una delle più note sostanze stupefacenti: per la precisione a un cannabinoide, ricavato dalla specie botanica Cannabis sativa. L’hashish può essere definito come una sorta di pasta di resina, che si ottiene dalle infiorescenze oppure dalle estremità della pianta.
Alcuni tendono a fare confusione tra l’hashish e un altro derivato della cannabis, ovvero la marijuana. In realtà la differenza sta nelle percentuali di THC, tetraidrocannabinolo, che nell’hashish sono molto più elevate. Il THC agisce direttamente sul sistema nervoso, e ha conseguenze che riguardano sia il corpo sia la mente e l’umore.
Uno degli elementi che bisogna sottolineare, in merito all’hashish, è che questa droga causa dipendenza. Provoca anche astinenza, stati di depressione e di apatia nel momento in cui non viene assunta. La dipendenza da hashish va curata come tutte le altre: per questo motivo sono stati creati dei centri specializzati, per aiutare tutti coloro che sono colpiti da un simile disturbo.
Come si assume l’hashish
Il nostro obiettivo, nelle prossime righe, è soffermarci sugli effetti dell’hashish a breve termine e a lungo termine. Prima, però, vogliamo spiegare quali sono le modalità di somministrazione di questa sostanza psicotropa.
L’hashish può essere fumato, sotto forma di sigaretta, oppure vaporizzato e inalato. Ci sono persino delle apposite pipe, alcune delle quali si adoperano come quelle classiche al tabacco, mentre altre prevedono uno strato di acqua attraverso cui passa il fumo.
Essendo considerato una droga leggera, l’hashish tende a suscitare minore preoccupazione rispetto – per esempio – all’uso di cocaina o crack. Tuttavia il suo consumo fa male all’organismo, e come già abbiamo detto porta alla dipendenza. Dai vari sintomi è possibile riconoscere una persona che fa uso di hashish, così da offrirle il giusto supporto e indurla, magari, a rivolgersi a una struttura per la cura della dipendenza.
Gli effetti psicologici immediati dell’hashish
Parlando degli effetti dell’hashish, cominciamo con quelli psicologici che si manifestano subito dopo l’assunzione della droga.
Sono molto diffusi gli sbalzi repentini di umore: si va dall’euforia alla tristezza anche in pochi minuti, e possono verificarsi degli episodi depressivi. Il soggetto che ha appena consumato la sostanza non riesce a pensare in maniera lucida, non è in grado di concentrarsi del tutto, e ha una capacità ridotta di risolvere i piccoli problemi quotidiani.
Nelle ore successive si riscontrano delle perdite di memoria, relative ai ricordi più recenti: la cena del giorno prima, i prodotti acquistati durante la spesa ecc. Si ha una cognizione errata e distorta del tempo, e in alcuni casi ci si sente nervosi e inquieti senza ragione. Tra le conseguenze neurologiche rientrano anche una diminuzione dell’equilibrio e della stabilità nel movimento.
Gli effetti psicologici a lungo termine
Passiamo agli effetti dell’hashish che interessano i consumatori abituali.
Questa sostanza può davvero danneggiare la psiche degli individui: determina paranoia, allucinazioni, schizofrenia e disforia. Spesso capitano attacchi di panico e di ansia, che condizionano tantissimo tutti gli ambiti della vita – i rapporti umani, il lavoro, il benessere psicologico in generale.
Coloro che soffrono di dipendenza da hashish e non se ne liberano al più presto possono essere colpiti da depressione e da anedonia, ovvero un’incapacità a provare piacere. Si trascurano gli hobby, le passioni, le amicizie e le relazioni sentimentali. Talvolta si mostrano tendenze suicide, che sono più frequenti tra i consumatori di altre droghe (come la cocaina) ma comunque colgono anche chi assume hashish.
L’hashish causa, poi, disturbi del sonno, stanchezza cronica, perdita di motivazione. Tutti motivi per fare attenzione a non entrare in questo pericoloso tunnel.
Gli effetti fisici a breve termine
Un discorso a parte va fatto sugli effetti dell’hashish che riguardano il corpo. Iniziamo da quelli a breve termine: ad esempio, è tipica un’accelerazione del battito cardiaco che può durare anche 3 o 4 ore.
L’hashish, subito dopo l’assunzione, provoca un arrossamento degli occhi e la classica sensazione della bocca secca. Ciò perché la droga è deleteria per le mucose orali. A questi sintomi si associano anche un aumento della fame, le vertigini quando si sta in piedi, un incremento della pressione arteriosa o al contrario uno stato di ipotensione.
Quando si fa uso di hashish si riduce la reattività. Questa è la ragione per cui si raccomanda di non mettersi alla guida e di non compiere gesti rischiosi per sé stessi e per gli altri.
L’hashish e i suoi effetti fisici nel tempo
Se si assume la sostanza nel lungo periodo, insorgono numerose problematiche che interessano l’apparato cardiocircolatorio e quello respiratorio.
I consumatori accaniti sperimentano malattie come la polmonite, la bronchite e la tosse cronica, oltre alle cardiomiopatie. Possono verificarsi infarti e ictus, che a volte conducono alla morte improvvisa.
Crescono le probabilità di alterazioni ormonali, infezioni alle vie aeree, flegma e scompensi cardiaci. Precisiamo che, nelle donne in gravidanza, gli effetti fisici dell’hashish si estendono anche al bambino (che potrebbe avere disturbi neurologici e/o un peso basso alla nascita).
L’astinenza da hashish
L’hashish è strettamente legato all’astinenza. Quest’ultima è connessa a una serie di avvisaglie, come il nervosismo, l’agitazione, l’insonnia, il malumore, l’ansia, il craving – ossia il desiderio irrefrenabile e intenso della sostanza.
Di solito, la sindrome da astinenza dura alcune settimane: nel frattempo, l’organismo deve abituarsi alla mancanza di THC. Attenzione a coloro che promettono farmaci in grado di attenuare i sintomi dell’astinenza, perché allo stato attuale delle cose non esistono medicinali di questo tipo.
Nel complesso, i consumatori assidui hanno una minore salute fisica e mentale, non sono produttivi sul lavoro e non riescono a relazionarsi normalmente con gli altri. I giovani hanno un rendimento inferiore, a scuola o all’università, e tendono alla ribellione e ai comportamenti criminali.
Chiedere aiuto, quando si soffre di dipendenza da hashish, è fondamentale. Lo stesso vale per tutte le altre forme di dipendenza: da cocaina, alcool, gioco d’azzardo ecc. Contattate il nostro centro, il San Nicola, per ricevere un supporto adeguato in tali circostanze: siamo ad Arcevia, in provincia di Ancona, in un territorio immerso nella natura e perfetto per la riabilitazione psicofisica.
Fai il primo passo, CONTATTACI!
Adesso hai una dipendenza, tra due mesi avrai una vita…