Escapismo: l’uso delle sostanze per fuggire dalla realtà

Escapismo

Escapismo: l’uso delle sostanze per fuggire dalla realtà

Con il termine escapismo si definisce un complicato processo psicologico che può essere descritto come una vera e propria fuga dalla realtà, un forte desiderio di scappare dai problemi della vita quotidiana e trovare rifugio non tanto in un ambiente fisico quanto in una sorta di rifugio interiore, nascosto e protetto.

Per quanto talvolta sia valutato negativamente, l’escapismo è un’esperienza che può risultare utile e piacevole, e che può presentarsi in forme diverse, in base alle preferenze e abitudini personali, dalla semplice attività di lettura o visione di film e video all’uso dei videogiochi e ad altre forme di intrattenimento, fino all’assunzione di sostanze psicotiche, droga, stupefacenti, alcol e altro.

Indipendentemente dallo strumento o sostanza utilizzati per fuggire dalla realtà, è bene conoscere quale meccanismo stia alla base di questo fenomeno.

Perché nasce il desiderio di fuggire dalla realtà

Quello che attualmente si definisce come escapismo è semplicemente la manifestazione di un istinto naturale, che consiste nella volontà di cercare una via di uscita da situazioni di stress, ansia e tensione che si verificano ogni giorno.

Tali situazioni possono essere dovute a cause di varia natura, ad esempio problemi di lavoro o di salute, relazioni familiari e personali contrastanti o ancora difficoltà economiche, ma il risultato è sempre identico: nel momento in cui queste problematiche diventano troppo pesanti da sopportare, nasce il desiderio di allontanarsi e ricercare sollievo, almeno temporaneo, in una dimensione esterna.

In pratica, chi sceglie l’escapismo per affrontare una difficoltà, preferisce trovare un modo per contrastare lo stato d’animo negativo piuttosto che cercare una risoluzione concreta, estraniandosi dalla realtà, quindi, ma senza risolvere il problema. Inoltre, le diverse modalità in cui l’escapismo si manifesta possono condurre sia a comportamenti relativamente innocui, sia a tossicodipendenza, alcolismo e altre forme di dipendenza, con tutti i rischi e le conseguenze del caso.

Trovare una via di uscita da una realtà poco piacevole attraverso la lettura o il cinema è una scelta che raramente provoca effetti collaterali spiacevoli, allo stesso modo le persone che possiedono una fantasia molto vivace possono fuggire temporaneamente dalla realtà lasciandosi trasportare dall’immaginazione.

Videogiochi e gaming in genere sono abitudini che, al contrario, possono facilmente a diventare compulsive, soprattutto in una persona incapace di affrontare la realtà, e trasformarsi in una forma di dipendenza, allo stesso modo chi ricorre a sostanze stupefacenti, psicofarmaci, droga e alcol entra spesso in un circolo vizioso di assuefazione, dipendenza e astinenza che rende ancora più difficile contrastare e risolvere la situazione problematica di base.

Le conseguenze negative dell’escapismo sull’equilibrio psicofisico

È intuibile che le diverse forme di escapismo impattano in maniera più o meno forte e sulla salute fisica e mentale di chi le adotta. La lettura, i film e le attività creative o artistiche in genere possono offrire una piacevole pausa dalle difficoltà della vita quotidiana, migliorare l’umore, favorire la concentrazione e talvolta anche fornire spunti di riflessione utili per risolvere i problemi personali.

Ma è anche vero che l’escapismo stesso, in qualsiasi modalità si manifesti, non di rado finisce per essere considerato l’unico metodo per affrontare le situazioni difficili della vita, arrivando ad impedire ad una persona di rientrare nella realtà, superare le difficoltà e vivere pienamente la propria vita.

Nel corso del tempo, soprattutto le forme di escapismo che provocano dipendenza, come il gaming e l’uso di sostanze stupefacenti o alcol, inducono una persona ad evitare di affrontare la realtà, ad isolarsi dalla famiglia e dagli amici, ad avere problemi sul lavoro e ad estraniarsi totalmente dal mondo reale, rifugiandosi nelle sensazioni provocate da questi, peraltro inutili, tentativi di fuga.

La via giusta per gestire sia le difficoltà che l’escapismo

È possibile affrontare i problemi che la vita comporta ogni giorno concedendosi qualche momento di libertà e di temporanea fuga da una realtà problematica, ma è necessario essere in grado di capire quando l’escapismo diventa una giustificazione per evitare di affrontare le difficoltà e risolverle. Oltre a ciò, è bene tenere conto che esistono diverse opportunità per distrarsi dai problemi quotidiani e, al contempo, migliorare il proprio equilibrio e benessere psicofisico, ad esempio con la pratica sportiva, con la meditazione, o semplicemente trascorrendo il tempo con la famiglia e con gli amici, magari chiedendo anche consigli e suggerimenti.

Se il peso dei problemi e della quotidianità diventa troppo consistente e ci si sente oppressi, è bene rivolgersi ad uno specialista che offra un supporto professionale e continuativo nel riprendere in mano la propria vita, evitando di rifugiarsi in rimedi temporanei di scarsa utilità e talvolta anche pericolosi.

In sostanza, è importante capire che l’escapismo fa parte delle esperienze di ognuno e può costituire un aiuto per crescere e migliorare, ma è necessario ricorrere ad esso con moderazione, comprendere quali rischi potrebbe comportare e piuttosto impegnarsi al massimo per affrontare e risolvere ogni difficoltà senza troppe esitazioni, utilizzando i momenti di distrazione e relativa fuga solo per favorire il relax e ritrovare equilibrio, pensieri positivi e determinazione.

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