Sniffare o fumare cocaina: lo stato di down e il profondo malessere

Cocaina

Sniffare o fumare cocaina: lo stato di down e il profondo malessere

Nell’ambito delle droghe, la cocaina è una delle più diffuse al giorno d’oggi. Questo per una serie di motivi: non è troppo difficile da trovare, a differenza di altre sostanze, e può essere assunta con varie modalità.

In linea di massima, coloro che fanno uso di questa droga la inalano o la fumano. C’è anche una terza opzione, ovvero l’iniezione di cocaina, ancora più pericolosa e scelta nel momento in cui si cerca di velocizzare gli effetti. Questi ultimi, comunque, sono sempre ad alto rischio, sia per la salute fisica sia per il benessere psicologico e mentale.

Purtroppo, attualmente esiste un vero e proprio mercato della cocaina. È possibile procurarsi questa droga a basso costo, e spesso già pronta (in formato solido, oppure basata con ammoniaca o con bicarbonato). Tutto ciò ha favorito la diffusione del prodotto anche tra i più giovani, e nel complesso la diminuzione dell’età media dei consumatori di cocaina.

A essere inseguito è lo stato iniziale, quello di euforia, l’high contraddistinto da iperattività, loquacità, rimozione dello stress e di tutti i motivi quotidiani di ansia. Il punto è che questa condizione dura poco: ben presto si piomba nel down, con tristezza, disforia e talvolta depressione.

Tre modalità di assunzione della cocaina

Abbiamo visto che è possibile sniffare o fumare cocaina per assumere la sostanza. Molte persone che diventano dipendenti dalla droga optano per la soluzione più comune: la sniffano, e quindi la inalano attraverso le narici, servendosi delle classiche strisce posizionate su una superficie rigida. In gergo, questa è l’azione definita tradizionalmente come “pippare”.

Tuttavia la cocaina può essere anche fumata: come funziona in questo caso? La sostanza va prima preparata e basata con bicarbonato o con ammoniaca; è poi mescolata con la cenere in un apposito braciere, il quale si ricava da carta stagnola bucherellata e collocata sull’apertura di una bottiglia di plastica.

Nella bottiglia si mette un po’ d’acqua, dopodiché si pratica un piccolo foro sul lato del contenitore. Qui si inserisce una cannuccia, usata per fumare la droga quando il braciere di fortuna viene riscaldato con un accendino.

Alcuni credono che il secondo metodo sia più pericoloso del primo, ma non è proprio così. È vero che il craving è più intenso se la cocaina è fumata, e che si sviluppa più rapidamente la tolleranza (nel senso che si ha bisogno di dosi sempre maggiori). D’altro canto, la cocaina è una minaccia per l’organismo in ogni situazione, anche se viene sniffata.

Ci sono individui che ricorrono alla modalità dell’iniezione per ripristinare l’high di partenza in men che non si dica. Lo scopo è ottenere una marcata sensazione di benessere, senza considerare quanto sia rischiosa anche questa strada.

Gli effetti a lungo termine della cocaina

Al di là che si scelga di sniffare o fumare cocaina, oppure di iniettarla endovena, gli effetti psicofisici a lungo termine sono terribili.

La cocaina colpisce numerose parti del corpo: il sistema nervoso, quello cardiocircolatorio, l’apparato respiratorio, lo stomaco e così via. Ne derivano danni ingenti, per esempio, alle vie aeree, alle mucose degli occhi, alle pareti gastriche, al cuore e alla circolazione del sangue. L’elenco potrebbe continuare ancora per molto.

Il consumo di cocaina implica eventualità come gli infarti e gli ictus, le difficoltà dal punto di vista motorio e dell’equilibrio, frequenti episodi di nausea e vomito.

Non dimentichiamo le conseguenze che interessano la psiche: i cocainomani sono soggetti a crisi di ansia, attacchi di panico, paranoia, allucinazioni di carattere visivo, tattile, uditivo e olfattivo. E ancora, alla perdita del contatto con la realtà, a depressione, a pensieri suicidi e atteggiamenti violenti.

È abbastanza frequente che la dipendenza da cocaina porti a una distruzione delle relazioni private e professionali. Non importa in che modo si assume la droga: vanno incontro a tantissimi problemi coloro che decidono di sniffare o fumare cocaina. Problemi che abbracciano l’intera esistenza, il corpo, la mente e i rapporti umani.

Le ricadute

Chi soffre di dipendenza da cocaina rischia spesso le cosiddette ricadute. Quando si cerca di disintossicarsi, possono esserci vari fattori che fanno precipitare di nuovo nel tunnel: anche semplicemente un riferimento alla droga, una delusione, una giornata storta, la paura del craving e dei suoi sintomi, il desiderio di recuperare l’euforia dell’inizio.

Le ricadute sono assolutamente deleterie sotto l’aspetto relazionale. È così che si allontanano i partner, i familiari e gli amici. Per questo è fondamentale chiedere aiuto quando ci si rende conto di essere dipendenti da una sostanza: la riabilitazione autonoma non è quasi mai possibile, soprattutto per il pericolo delle ricadute.

Ci sono diversi elementi che causano la dipendenza, da quelli psicologici a quelli ambientali fino a quelli puramente genetici. È essenziale non sottovalutare la situazione, e intraprendere un cammino di guarigione con incluso un percorso adatto di psicoterapia.

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